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Scuole belle: 150 milioni per manutenzioni. Il centralismo del MIUR

Il MIUR ha annunciato che da oggi verranno distribuiti alle scuole i finanziamenti per “piccola manutenzione, per il ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici”. Si tratta di 150 milioni di euro che vanno a 7751 scuole, direttamente ai dirigenti scolastici che avranno il compito di ordinare i lavori o “attraverso appalti Consip” o ricorrendo ai vecchi appalti dove quelli nuovi non sono ancora stati attivati. La provincia di Modena ha ottenuto per 17 scuole 220.000 euro, corrispondenti ad una media di circa 13.000 per intervento.
Accanto al progetto #scuolebelle, il Governo, come si legge in una nota della Presidenza del Consiglio, intende finanziare il progetto #scuolesicure per 400 milioni di euro per realizzare 2480 interventi, del valore medio di circa 160.000 euro. Sono interventi ammissibili e già in graduatoria, che ora ricevono il finanziamento.
Infine, il progetto #scuolenuove, che riguarda 404 cantieri, già in corso o immediatamente cantierabili, che sono bloccati per il patto di stabilità. In questo caso il Governo garantisce l’allentamento dello stesso per 244 milioni, che attivano complessivamente 400 milioni, in media un milione per intervento.
Fermo restando che ogni risorsa che arriva alla scuola è comunque sempre benvenuta, tanto immenso e’ il mare dei bisogni, mi chiedo se quelle distribuite ora sono le risorse più volte sbandierate e promesse da Berlusconi (1 miliardo di euro per l’edilizia…la cifra coincide e riguarda gli anni 2014 e 2015) o se sono nuove ed aggiuntive. Nel qual caso che fine hanno fatto le precedenti?
Mi sembrerebbe utile che il MIUR – anche con l’aiuto del CIPE che ha gestito parte di queste risorse – rendesse pubblico un quadro aggiornato dei finanziamenti statali e delle relative realizzazioni. Anche per tornare, al più presto, ad utilizzare la legge Masini del 1996, che prevedeva investimenti sulle scuole con finanziamenti dello Stato alle autonomie locali.
Il centralismo del MIUR non può, a mio avviso, sostituire in via permanente il ruolo degli Enti Locali, ai quali sono stati trasferiti i patrimoni scolastici, ricordiamolo, con il preciso impegno del Governo di finanziare investimenti e manutenzioni. Un impegno, non un intervento straordinario…o peggio una gentile concessione.