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Molte le anticipazioni sul provvedimento scuola di fine agosto

Ho visto numerosi articoli sui possibili contenuti del provvedimento sulla scuola che il Presidente del Consiglio ha annunciato per fine agosto. Ve ne segnalo alcuni:

L’organico di rete è, a mio avviso, un’eccellente proposta. Si tratta dell’applicazione dell’organico funzionale triennale non nelle singole scuole, ma per rete di scuole. Una modalità che risulta più flessibile, ma che consente ugualmente di attribuire alle scuole una disponibilità di docenti ulteriore rispetto all’orario di cattedra, utilizzabile per diverse iniziative, sulla base degli obiettivi del piano dell’offerta formativa. L’organico di rete e l’organico funzionale non sono una novità nell’ordinamento scolastico: il primo è stato introdotto con legge n. 35/2012 dal Ministro Profumo, il secondo già dal Ministro Berlinguer. Ma non hanno mai avuto pratica attuazione, nonostante i numerosi annunci. Comprendo le preoccupazioni espresse nell’articolo di Tecnica della scuola relative ai precari, ma credo che obiettivi prioritari da perseguire siano la stabilizzazione del personale, la continuità didattica e la certezza (almeno triennale) delle risorse su cui le scuole possono fare affidamento.
Su quota 96, dopo le tensioni intorno alla norma approvata alla Camera e poi cancellata, non si ha alcuna certezza, al di là di un impegno dichiarato dal Presidente del Consiglio nei momenti di massima conflittualità.
Sulle materie da “reinserire” nella scuola superiore sarebbe fondamentale fare una riflessione complessiva, sulla base degli obiettivi di apprendimento che devono essere conseguiti dagli studenti, e non aggiungere qua e là un’ora settimanale di insegnamento, ad esempio di geografia, di arte o di altra disciplina cancellata dalla devastante riforma Gelmini.
Vedo con piacere l’abbandono della scelta dei tablet a favore della diffusione della banda larga.
Ma qui mi fermo, perché credo che al più presto il Governo debba presentare le proprie proposte, che siano chiare, realizzabili, supportate dalle risorse necessarie e che siano aperte ad un ampio confronto. Non è più il momento degli annunci, delle promesse, ma quello delle realizzazioni, finalizzate a conseguire, passo per passo, la scuola che vogliamo.

Elogio della Meraviglia

Vi segnalo una breve e bella storia, scritta da Beppe Bagni, attuale presidente nazionale del CIDI (Centro iniziativa democratica insegnanti), pubblicata su www.insegnareonline.com.
E’ il racconto di una esperienza didattica di laboratorio di chimica, narrata da una studentessa, abitualmente disinteressata a quello che accade nelle ore di chimica, per la quale si ritiene completamente negata.
L’esperienza è basata su una piccola, ma significativa innovazione (spegnere la luce) e sulla relazione diretta tra insegnante e studentessa (“il prof si mette a lavorare con me, fa la prova con me, spalla a spalla…”). Tutto ciò suscita nell’alunna il fattore essenziale per l’apprendimento: la curiosità, che si concretizza in “una domanda vera, per capire, non una di quelle per dare una slinguazzata al prof”… e dalla domanda si giunge a parlare della scienza… di Popper.
Leggetela, è davvero una meraviglia!