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Doppia preferenza e parità di genere nelle liste per l’Assemblea Regionale dell’Emilia-Romagna

L’Assemblea Regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato un progetto di legge, che introduce la doppia preferenza di genere per l’elezione dei componenti dell’Assemblea e l’obbligo di un numero pari di uomini e di donne nelle liste dei candidati, a pena di nullità. Queste norme entrano in vigore già dalle prossime elezioni, che si terranno anticipatamente tra fine ottobre e metà novembre di quest’ anno.
Sulla base di una legge nazionale, già nelle elezioni per i Comuni del maggio scorso, gli elettori hanno potuto esprimere due preferenze, una per un uomo e una per una donna, per eleggere i consiglieri comunali. Le Regioni, avendo autonomia costituzionalmente garantita anche in materia elettorale, dovevano fare propria, con legge regionale, questa norma.
E’ importante l’approvazione di questa legge, che attua il dettato di cui all’art. 51 della Costituzione e che ha l’obiettivo di aumentare in modo significativo la presenza delle donne elette nelle assemblee, in modo da realizzare il principio di effettiva rappresentanza e democrazia. Essa costituisce un’applicazione della legge regionale recentemente approvata (n. 25/2014) sulla parità e contro le discriminazioni.

Donne qualcosa è cambiato. Ecco i conti delle quote rosa

Vi segnalo l’interessante articolo di Repubblica di martedì 1 luglio “Donne, qualcosa è cambiato. Ecco i conti delle quote rosa“.
Contiene i primi significativi risultati della legge n.120 del 2011, che prescrivere la presenza di quote crescenti di donne nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa, pubbliche e private, percentuale passata dal 7% nel 2011 al 25% nel 2014.
Molto aumentata è anche la presenza delle donne nelle istituzioni, nel Parlamento italiano ed Europeo, fino al 50-50 dei componenti del Governo.
Ma accanto alle luci, che sembrano riguardare soprattutto chi è ai vertici, ci sono ombre rilevanti per le tante donne che appartengono alla fascia media della società, che vedono ridurre le opportunità di occupazione, aumentare la precarietà ed il divario salariale.
E i sensi di colpa nei confronti dei componenti della famiglia (figli, coniugi, genitori), che accompagnano ogni donna che riesce a realizzare un proprio percorso professionale di successo, i “tabù” permangono, come scrive Guia Soncini nel suo articolo “Se i tabù sfidano la parità tra i sessi“.

“Donne, qualcosa è cambiato. Ecco i conti delle quote rosa” – La Repubblica

di Maria Novella De Luca

Nel cuore del potere. Mai così tante. Curriculum eccellenti, testarda bravura, ma anche l’onda d’urto delle quote rosa. Per l’Italia è la prima volta. Una parlamentare su tre è donna. E mentre la legge Mosca-Golfo imponeva sempre più donne ai vertici delle aziende, (dal 7% di presenze nei Cda nel 2011, al 25% di oggi) il nuovo premier Renzi ha lanciato la formula del governo fiftyfifty, ben sapendola gradita all’Europa. Continua a leggere

Approvata la legge regionale quadro sulla parità di genere

Il 25 giugno l’Assemblea regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato la “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere”.  Un risultato importante, frutto di un percorso ampio di partecipazione con associazioni di donne, amministrazioni locali e università.
Una parte significativa della legge, quella relativa alla violenza contro le donne, deriva da una proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Conferenza regionale delle donne democratiche, sulla quale sono state raccolte 12.000 firme. Il testo e le firme sono state depositate in Regione la scorsa estate.
La legge nasce, quindi, da un percorso di partecipazione dal basso. E’ questo un elemento di forza importante, per l’attuazione delle norme in essa contenute.
E’ necessario che ci sia un deciso impegno in questa direzione da parte di tutti i soggetti coinvolti e che la Regione destini risorse per questo obiettivo.