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Il Ministro non discrediti i docenti

E’ necessario poter licenziare gli insegnanti che non lavorano” così titola la Repubbluca di oggi, in riferimento ad una intervista al Ministro Giannini.
Ancora una volta, purtroppo, il Ministro dell’Istruzione, seguendo illustri precedenti dei Ministri Gelmini e Moratti, mette in cattiva luce i docenti.
Sono convinta che oggi il Ministro dell’istruzione dovrebbe ringraziare pubblicamente docenti e dirigenti scolastici e personale ATA, che, con il loro impegno e la loro competenza, hanno consentito alla scuola pubblica italiana di mantenere un buon livello di qualità, nonostante i drammatici tagli subiti, nonostante le condizioni ambientali ed edilizie spesso del tutto inadeguate, nonostante il blocco dei contratti… E’ vero, ci sono insegnanti che non fanno il loro dovere e che arrecano danno al lavoro di tanti. Ma perché partire sempre da lì? Perché continuare a gettare discredito nei confronti di lavoratori pubblici che rivestono un ruolo delicatissimo per l’educazione dei giovani e la crescita del paese?
Infine, se provvedimenti disciplinari contro chi svolge in modo scorretto ed inadeguato il proprio lavoro, in TUTTI i settori della pubblica amministrazione, devono giustamente essere previsti, si proceda con modifiche normative coerenti, come avevamo iniziato a fare con il Ministro Fioroni, smettendola di evocarli in modo da gettar fango, senza mai attuarli.

Ripetere non serve e costa troppo – Il Corriere della Sera

Vi segnalo l’articolo di Francesca Borgonovi, analista Ocse

Chi è bocciato di solito non recupera. Lo Stato spende 36 mila euro per ogni ripetente

Settembre. Un nuovo anno scolastico è iniziato e l’attenzione di politici e dell’opinione pubblica si è concentrata sulla scuola. Un po’ per gli annunci di riforma, ma anche perché siamo tutti genitori, figli, zii, nonni o nonne e quindi il mondo della scuola fa parte, nel bene e nel male, del nostro vivere quotidiano o di quello dei nostri cari. Quello che è certo, al di la delle proposte di rivoluzionare la scuola è che molti studenti italiani sentiranno sia sui banchi di scuola che a casa la minaccia “Studia! Altrimenti sarai bocciato”. In teoria la bocciatura dovrebbe servire a permettere a uno studente che è rimasto indietro nel programma di “mettersi in pari” per riuscire poi a proseguire gli studi con profitto. Tuttavia lo studio OCSE PISA che confronta i dati sulle bocciature e sulle competenze scolastiche degli studenti 15-enni in più di 65 paesi nel mondo mostra che far ripetere anni scolastici non è di aiuto per gli studenti che ripetono un anno, comporta costi elevati per il sistema paese e non solo non aiuta a promuovere maggiore equità nel sistema, ma rinforza le differenze tra studenti con un diverso background socio-economico. In Italia ci sono ancora troppi bocciati: il 17% degli studenti quindicenni ha dichiarato di aver ripetuto almeno un anno scolastico, rispetto a una media OCSE del 12%.

Guarda il rapporto Ocse-Pisa sui ripetenti nel mondo
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Bastico: carriera sì, ma non a gerarchie. Pagare di più docenti nelle aree disagiate – OrizzonteScuola

di Mariella Gerardi
La lotta alla dispersione si affronta con gli investimenti, è questo in sintesi il pensiero dell’ex Sottosegretario Bastico, intervenuta a Terrasini durante il cantiere PD sulla scuola. E bisogna farlo a partire dai docenti. Sulla valutazione, “evitare di individuare i buoni e i cattivi”. La nostra intervista.
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Terrasini, una discussione approfondita: ecco le sintesi dei gruppi di lavoro

Sono state tre giornate di lavoro intenso, approfondito, appassionato quelle del “cantiere scuola Pd” di Terrasini.
E’ necessario che il Pd, associazioni, università promuovano altri di questi momenti, perché la scuola oggi ha bisogno di ritornare al centro dell’attenzione della politica e della società, per ridefinirne, attraverso una grande discussione nazionale, progetto educativo e missione e per fornire ad essa strumenti e risorse adeguati per conseguirla.
Da Terrasini sono scaturite idee, proposte e progetti. Il Governo ha il compito di considerarli e di avanzare proposte aperte e condivise, e quindi concretizzabili.
Vi segnalo qui i materiali di sintesi dei gruppi di lavoro e la mia relazione.